ENFAP Friuli Venezia Giulia

formazione

Disegna la tua strada!

Oggetto

Il Progetto, gestito da un partenariato composto da enti formativi, istituzioni educative e agenzie/enti di sviluppo locale, ha sviluppato la sperimentazione in ambito transfrontaliero della metodologia formativa partecipativa dei “circoli di studio” utilizzata nell'educazione non formale degli adulti costruendo un modello di circoli di studio per lo sviluppo locale.

All’interno dei circoli, grazie all’animazione/mediazione di un tutor con funzione di facilitatore del processo di apprendimento, viene definito in modalità auto-diretta il progetto formativo, partendo dalla messa in comune dei saperi, anche quelli informali dei partecipanti, per poi individuare le conoscenze mancanti e le risorse da attivare.

Ogni circolo sviluppa un proprio progetto con la modalità della ricerca-azione.

Il Coordinamento pedagogico del progetto è stato curato dagli esperti della Cattedra UNESCO in Sviluppo Umano e Cultura di Pace dell’Università di Firenze di cui è titolare il prof. Paolo Orefice e di Andragoski Center Slovenjie (ACS) dr. Nevenka Bogataj.

Finalità

  • Potenziare e innovare il Sistema di formazione permanente valorizzando le potenzialità dell'educazione non formale in termini di inclusione e partecipazione attiva dei discenti;
  • Sperimentare modelli pedagogici volti a favorire lo sviluppo di comunità valorizzando ed accrescendo il patrimonio di conoscenze dei soggetti/territori e promuovendo reti di apprendimento.

Azioni e risultati di progetto

  • Definizione secondo standard europei del profilo di competenze del tutor/mentor di CdS, costruzione e attuazione di un programma di formazione sia teorica che pratica che ha coinvolto 20 operatori che hanno conseguito la licenza di mentor di Circolo di studio rilasciata dal partner Andragoski Center Slovenjie;
  • Sviluppo di una rete locale e transfrontaliera per la definizione dei fabbisogni con il coinvolgimento di Comuni, imprese, associazioni, consorzi, pro loco, enti economici, organizzazioni della società civile che hanno partecipato a tavoli di consultazione collaborando all'individuazione dei temi prioritari e dei beneficiari della formazione e alla promozione delle iniziative, fornendo supporto nello svolgimento delle attività dei circoli di studio pilota e delle iniziative di disseminazione dei risultati. Sono stati coinvolti una ventina di Comuni e 35 associazioni/organizzazioni;
  • Attivazione di una rete transfrontaliera di 15 punti informativi sui Circoli di studio attivata grazie alla collaborazione con i Comuni che hanno aderito al Progetto;
  • Realizzazione di 11 circoli di studio pilota di cui 4 transfrontalieri con il coinvolgimento di 150 partecipanti fra cui imprenditori, rappresentanti di associazioni del territorio, operatori dell'accoglienza turistica, cittadini di diverse età e formazione e una quarantina di operatori ed esperti.
    I circoli di studio pilota hanno consentito di veicolare saperi tradizionali e nuove conoscenze riferite allo sviluppo rurale, nello specifico: artigianato, agricoltura, turismo, ambiente, abbracciando tutte quelle iniziative riguardanti la valorizzazione e l'uso sostenibile delle risorse del territorio in cui è auspicabile un approccio partecipato dal basso.
    Si evidenziano in particolare i seguenti ambiti di applicazione : sviluppo di reti di micro-imprese per promuovere innovazione e competitività, promozione dell'auto-imprenditorialità collegata alle vocazioni del territorio, marketing del territorio attraverso prodotti turistici di rete, cittadinanza attiva.
  • Coinvolgimento del livello istituzionale e dei decisori politici attraverso la produzione del documento “Linee guida per la costruzione del Sistema transfrontaliero dei circoli di studio” secondo criteri di sostenibilità e del documento sulle competenze del mentor per una riconoscibilità del profilo;
  • Accordi di rete che coinvolgono partner e stakeholder per l'applicazione del modello di rete sperimentato nell'ambito di attività di formazione permanente collegate con i Piani di sviluppo locale; accordi mirati fanno riferimento ad iniziative di ricerca e formazione per facilitatori di apprendimento non formale in contesti lavorativi e sociali, allo sviluppo di reti per la promozione turistica del territorio attraverso i CdS, alla gestione della rete di info-point.

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